A NIVEL MUNDIAL: ARTÍCULO SOBRE PICHILEMU AHORA EN BLOG DE PERIODISTA ITALIANA

A NIVEL MUNDIAL: ARTÍCULO SOBRE PICHILEMU AHORA EN BLOG DE PERIODISTA ITALIANA

“pichilemunews” ha tenido el privilegio de saber y conocer del blog de la joven periodista italiana Francesca Brizzi, quien aparte de su ventana virtual trabaja para un importante medio de comunicación de su país, y que le ha permitido recorrer varios países reporteando. Incluso en zonas de conflicto, con todos los riesgos que ello supone: Bosnia, Pakistán, entre otros.
Chile también ha sido su destino. Y entre los puntos visitados, estuvo Pichilemu que la dejó marcando ocupada con el paisaje y su gente.
De vuelta a su país, se dio el tiempo para revisar parte del material de interés que se llevó y, de él, tradujo al italiano uno de los artículos que aparecen en el libro “Hombres y cosas de Pichilemu”, del autor y escritor local, don José Arraño Acevedo, nuestro estimado amigo. Artículo que ha publicado en su blog: http://fbrizzigiornalista.blog.tiscali.it/ y que ha recibido varios comentarios.
Solicitamos su autorización y la obtuvimos sin mayor trámite, aunque hubiera bastado mencionar la fuente; pero como somos caballeros -de vez en cuando- quisimos hacerlo así. Sobretodo por el respeto a una bella raggaza, según pudimos leer en los comentarios del blog y que, al parecer la conocen.
No más preámbulos y le presentamos el mencionado artículo. Lo más probable es que no entienda nada, pero con paciencia quizás algo, aunque el propósito no es ese, sino que se valore el hecho de que Pichilemu se conozca en otras latitudes, tal cual dimos a conocer el reportaje aparecido recientemente en Montreal, Canadá, de un artículo sobre el surf en Punta de Lobos, Pichilemu, publicado por el diario La Presse (La Prensa), con una de las más altas circulaciones de ese país. Y, en ambos casos, han sido periodistas mujeres quienes están detrás de ello. ¡¡Felicitaciones y gracias!!

UN UOMO UNA VITA UNA STORIA – JOSE ARRAÑO ACEVEDO

postato da FRANCESCA BRIZZI DADDA
Sabato 21 Ottobre 2006 ore 00:18:56

PICHILEMU IL PIÙ PICCOLO PORTO

Traduzione identica del rapporto scritta dal Sig. José Arraño Acevedo Omaggio a questo grande uomo di questa bella cura di prese del Cile

Nel 1873, il capitano di corvetta, regalo Francisco Vidal Gormaz, fu commissionato dal governo di Errázuriz Zañartu per fare un studio del colchagüinas dei costi. Per lui ricevette in treno a Nancagua – poi punta di sbarre della ferrovia che l’anno precedente era andato via da Fernando di San in indirizzo al mare – facendo a cavallo il suo trasferimento a Pichilemu. Qui viaggiò attentamente la costa intera fino a che oltre Cáhuil, presentando presto il rapporto richiesto dopo.
Probabilmente, fu autorizzato per donare Daniel Ortúzar Cuevas per costruire una particolare banchina nella spiaggia che ha affrontato alla parte centrale del Pichilemino di terme futuro con quelli record marini, confini con alla proprietà di paese San Antonio de Petrel di che era erede.
È dal 1885 quando intraprese la grande costruzione di porto, perché un anno prima, lei avevano ricevuto scrittura di acquisto di 22 blocchi di terra che hanno fatto Jacoba Gaete, moglie di Bruno Morales e che era infatti la proprietà che ha contenuto la bordatura di merletto stretta di più piccola distanza all’oceano e di che sarebbe nata la banchina sognata. Nella cima di quella bordatura di merletto stretta sarebbe l’ancora la vita, ricevitore dei prodotti che il sarebbero mobilitati da tale porto.
Con l’indirizzo di ingegneri e lo sforzo di molti dei lavoratori della loro proprietà agricola ed immensa, lei tentarono di avere al più presto possibile la banchina, il ferma così dare uscita alla migliaia di quintali di grano e gli altri cereali, piace alla loro produzione di bestiame bovino, mentre portandoli a Valparaíso per la loro migliore commercializzazione.
Signorie Julio Arriagada Herrera – articolista di memoria felice – indicò a 1887 come l’anno in quello fece il loro ingresso al Pichilemina di baia la prima nave di traffico litoranea, avendo acquisito Pichilemu a luglio di quel anno, la categoria di più piccolo porto, impiegato di Valparaíso.
Dai latini americani e Pi, a Roma il sanantonino studentesco, José María Caro Rodríguez, accusa la sua ricevuta di padre di una pieno di notizie lettera da Quebrada del Nuevo Reino (Gola di Regno Nuovo), quando nel 1889 lui scrisse: “Io ho letto con piacere supremo le cose che mi conta degli anticipi e più di tutto delle speranze e del grande entusiasmo che lei regnano per quelle terre con ragione di porto e ferrovie.”
Comunque, effimero la vita di questa banchina, mentre nel 1891 a lui fu dato fuoco da ordine governativo. Accadde il fatto lacrimevole quando il presbítero Francisco Huerta Lisboa, relegò in Peumol dalla sua adesione aperta alla causa rivoluzionaria, col pretesto di prendere a sua vecchia madre per prendere aspetti marini uscì ad una notte in macchina di posto, con dotazione forte di huasos peuminos augmented al suo passo di Peralillo, con inquilini del fundos dei gentiluomini Errázuriz e Gutiérrez, arrivando al porto di Pichilemu dove gli li aspettarono il “Maipo”, mentre portandoli al nord. Al balmacedistas delle truppe che è venuto intraprendendoli, quando arrivando tardi a quell’esso pesa àncora del blindato, loro non avevano lasciato un’altra cosa che dare fuoco la banchina, impedendo così partenze eventuali e nuove e di provvedimenti.
Insieme con la banchina bruciata molti lanchones che hanno rubato il carico erano da e fino a che le navi. Per molta volta i loro resti rimasero nella laguna vicina di Petrel, mentre mostrando la loro cornice arrostita.
Il governo seguente rimborsò il Sig. Ortúzar per danni e danni, mentre facendo ripara nella banchina, più che non era che io mangio prima mai. Era così come, troppo debole la ricostruzione con legno in parte anteriore sua, molto presto non resista all’embate del pratichi il surfing ed in una notte di marea spessa era come per non prestare servizi più.
Il non occupato a vita servita per degli anni ancora piace oratoria improvvissata, mentre lasciò la creazione del viceparroquia e la costruzione di chiesa sua, mentre ricorda che il Cardinale Caro, quando vescovo di Iquique, in viaggi suoi alla casa paterna confermava e dire massa in lui.
Della costruzione di porto coraggiosa qualsiasi cosa è, fuori di dei pochi metri di fondazioni che giacciono legati alla bordatura di merletto stretta che affronta al mare. Ed il ferro accumula che lei stavano attestando con la loro presenza che nella migliore durata una banchina esistita di lui ruba quelli loro diedero la fama a questa costa alla fine del secolo precedente, loro si furono mossi via dalla determinazione del capitano di porto, mentre privando con lui del record che lei rappresentarono.
Signorie Daniel Ortúzar, non fermò proprio esploso la rivoluzione e preso a Valparaíso, insieme col vicepárroco del “Giallastro” (Alcones), Fidel Rosso e Coraggioso, nell’inviare arte dalla sua stessa banchina che passa l’insurrezione, fu scelto deputato dal Colchagüina di area, mentre essendo esso per quindici anni in serie. Consiguó molti anticipi per Pichilemu e questo lo ricorda a prendendo il loro nome nel principale dei loro viali.

(Articolo pubblicò nel libro “Uomini e cose di Pichilemu” dell’autore José Arraño Acevedo).

Texto : José Arraño Acevedo
Edizione : Francesca Brizzi Dadda – Giornalista

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